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Dal momento che deriviamo la nostra conoscenza più diretta di Gesù dal Nuovo Testamento, è giusto esaminare se tale documento sia autentico e storicamente attendibile. I critici spesso descrivono i Vangeli come una leggenda religiosa, senza validità storica e intesa solo per scopi propagandistici. Mentre è riconosciuto il fatto che i Vangeli non sono biografie nello stretto senso della parola secondo le definizioni del ventesimo secolo [1], i fatti seguenti sono di grandissima importanza nello stabilire l'attendibilità storica del Nuovo Testamento. Gli Studiosi Obiettivi Convalidano Il Nuovo TestamentoCon la scoperta di rovine e l'osservazione di artefatti, gli archeologi impegnati nello studio delle civiltà antiche confermano con sempre maggior successo l'esattezza dei testi biblici. Un esempio tipico è la difesa degli scritti di Luca da parte di Sir William Ramsey [2]. Le scoperte archeologiche hanno trasformato le opinioni di molti scettici, tra i quali William F. Albright, che scrive:
Le recenti scoperte archeologiche comprendono la “piscina di Betsaida” (Giovanni 5:2) e il “Lastrico” (Giovanni 19:13), la cui esistenza era considerata dubbia solo decine di anni fa. È stata confermata anche l'esatta localizzazione del pozzo di Giacobbe (Giovanni 4). [4] Tali scoperte hanno mutato l'opinione scettica di molti studiosi sulla storicità del quarto Vangelo, il cui autore ha dimostrato un'evidente e profonda conoscenza della Gerusalemme del tempo di Cristo, come ci aspetteremmo proprio dall'apostolo Giovanni. Tali dettagli non sarebbero stati accessibili a scrittori della generazione successiva perché Gerusalemme fu distrutta dall'esercito di Tito nel 70 d.C. Inoltre, la recente scoperta di un censimento romano simile a quello citato in Luca 2:1 e segg., e la conferma storica del suo “sincronismo” [5] in Luca 3:1 e segg., dimostrano l'accuratezza con cui Luca scrisse il suo Vangelo (Luca 1:1-4). I critici del Vangelo di Luca spesso ricorrono a opinioni non verificabili e soggettive. Essi non hanno tuttavia negato le conferme storiche di tale Vangelo. [6] Di conseguenza, gli altri due Vangeli sinottici [7], il Vangelo di Matteo e il Vangelo di Marco, che presentano immagini essenzialmente simili del ministero di Cristo, sono racconti altrettanto affidabili della sua vita. Oltre alla Bibbia, Gesù è citato in altri scritti di suoi contemporanei. Diversi autori biblici e secolari (molti dei quali ostili) fanno riferimento alla sua esistenza, tra cui gli autori romani Tacito, Seutonio, Tallo e Plinio, e gli ebraici Giuseppe Flavio e l'autore del Talmud. Gary Habermas ha citato un totale di 39 antichi manoscritti non biblici, 17 dei quali non cristiani, che confermano il Nuovo Testamento, con oltre cento dettagli sulla vita, la morte e la resurrezione di Cristo. [8] I Vangeli Contengono I Segni Dell'integrità StoricaI Vangeli stessi contengono delle caratteristiche che ne confermano l'autenticità come scritti storici, non leggende o propaganda menzognera. Considerate che gli autori del Vangelo presentano un'immagine ben poco attraente dei principali discepoli (Matteo 14:30, Marco 9:33f, Luca 22:54 segg.). Notate anche che compresero delle affermazioni aspre di Cristo che, in effetti, allontanarono molte persone (Matteo 21:28 segg., Luca 9:23 segg., Giovanni 8:39 segg.). Una caratteristica che distingue i quattro Vangeli è che il loro famoso “tesoro di buone notizie” non appare palesemente, ma è nascosto tra parole di sfida (Marco 8:34 segg., Giovanni 12:25 segg.) [9] e di minaccia (Matteo 25:31 segg.). Tali caratteristiche sarebbero state controproducenti per dei propagandisti. La loro presenza nei Vangeli dimostra che gli evangelisti erano disposti a dire la verità, per quanto imbarazzante o scomoda potesse risultare. Il Testo Del Nuovo Testamento È Solidamente AttestatoAlcuni si chiedono se la Bibbia possa essere stata alterata nel corso dei secoli. I cosiddetti “critici testuali” hanno studiato questo problema e hanno scoperto manoscritti interi e parziali, tra cui parte di un documento che risale all'inizio del secondo secolo. Il Nuovo Testamento ha infatti un migliore base d'appoggio testuale delle opere di Platone, Aristotele, Erodoto e Tacito [10], che nessuno mette seriamente in dubbio. Inoltre, i documenti del Nuovo Testamento sono sempre stati resi pubblici e largamente diffusi. Sarebbe quindi impossibile per chiunque averne cambiato materialmente il contenuto, così come la Costituzione, in quanto documento pubblico, non potrebbe essere stata alterata da privati senza che l'atto fosse notato, suscitando scalpore generale. Sir Frederic Kenyon, ex direttore del Museo Britannico, commenta:
In conclusione, non è necessario trattare il Nuovo Testamento “con i guanti” , né salvaguardarlo con raccomandazioni. Lasciamo che sia esaminato con gli stessi standard storico-critici che gli studiosi classici della storia applicano alla letteratura non religiosa. Quando si permette un trattamento uguale, i Vangeli superano benissimo la prova.[12] Riferimenti e note
Author: Rev. Gary W. Jensen, M.Div. Editor: Paul S. Taylor, Christian Answers. Copyright © 1998, All Rights Reserved - except as noted on attached “Usage and Copyright” page that grants ChristianAnswers.Net users generous rights for putting this page to work in their homes, personal witnessing, churches and schools. ChristianAnswers.Net/italian |